21.III.2025
Arrivato il momento di andare: in extremis controllo pressione pneumatici e cambio tergicristallo montato in Albania, ma già deteriorato.
All'avvio ALIBI segna 276.704 km. La giornata come meteo non è delle migliori, ma procedo sino quasi al confine prima di fare pausa pranzo.
Intanto il vento prende sempre più intensità e dalle parti di Marsiglia si accompagna con la pioggia che non mi abbandona più.
Arrivato ad Arles in un momento di tregua esco fiducioso per un giretto quasi notturno: non l'avessi mai fatto!
Con il sistema di riparo in atto rientro presto completamente inzuppato, specialmente con i piedi a mollo nelle scarpe Decathlon risultate inadatte all'acqua!
Il centro è gradevole e mi riprometto di visitarlo con più attenzione domani; intanto mi sposto in area cimitero dove ci sono altri tre VR in sosta sul lungo fiume.
Alibi oggi ha percorso 503 km. Ma io solo 2,5 km. a piedi.
22.III.2025
Sin dal mattino il Mistral non perdona, ma ciò non impedisce la mia visita sulle tracce di Van Gogh.
Inutile dire che non trovo nella memoria i ricordi delle precedenti visite, ma girando un pò ovunque alla fine identifico un luogo dove Alice e Giorgio si erano intrattenuti giocando (Alice facendo la ruota e mettendosi, come piaceva a lei, nella posizione del ponte a pancia in su!).
Piacevole: camminati 6,1 km.
Poi, per viabilità ordinaria, prima con pioggia e poi con sole, dopo una breve sosta a Palavas-les-Flots arrivo a Béziers attraverso bei paesaggi; trovata sosta notturna alle 9 écluses.
Alibi oggi ha percorso 162 km. Ed io a piedi 6,1 km.
23.III.2025
Meteo sempre avverso, ma come ai tempi della Finlandia sono partito deciso per l'escursione al Patrimonio UNESCO. Chissà se c'ero già stato in passato!
A seguire puntata al volo a Narbonne con visita veloce e poi sosta a Port du Somail: carino!
Quindi, sempre su ottima viabilità ordinaria, Carcassonne dove perdo un pò di tempo per decidermi circa la scelta del luogo ove effettuare la sosta nottturna, ma alla fine vado sul lungo fiume.
Oggi Alibi ha percorso 110 km ed io ne ho camminati 10,2.
24.III.2025
Sorpresa mattutina: l'accesso al parcheggio che ieri era aperto (giornata festiva) ora è chiuso! Ci penserò dopo la visita alla Cité.
In giro nessun animale, umani inclusi: situazione a me favorevole!
Meteo come ieri, ma me la cavo.
Dopo la Cité forse avrei potuto risparmiarmi la visita alle Halles visto che sono chiuse per lavori.
Nota di merito: toilette pubbliche sparpagliate ovunque e GRATIS! Ho molto apprezzato.
Quindi mi sono dato da fare per liberare ALIBI e poi mi sono indirizzato ad un Intermarché dove, dopo alcuni acquisti, ho effettuato pausa pranzo ricevendo una chiamata da parte di Giorgio.
Successivamente ho raggiunto Decathlon per bomboletta gas, impermeabile per lo zaino, scarpe antipioggia.
A seguire via per Perpignano dove arrivo sotto l'acqua; la mia ipotesi di cercare parcheggio in area cimitero per poter anche ottenere acqua non ha funzionato e mi ha anche un pò incasinato.
Girando obbligatoriamente su strade strette e deviazioni per lavori mi sono trovato davanti all'accesso di un parcheggio a pagamento molto centrale: non ho avuto dubbi ALIBI ci si è collocato dopo aver percorso 132 km.
Oggi camminati 9,7 km.
25.III.2025
Sveglia anticipata, aggiornamento info e poi via per i punti di interesse identificati ieri sera.
Molti di questi aprono alle 11 per i turisti e così me ne sono fatto una ragione osservando solo dall'esterno ciò che avrei visitato altrimenti.
Delle quattro città visitate in questi giorni sul territorio francese per me Arles occupa la prima posizione.
Dopo il pagamento del parcheggio super centrale e comodo per l'itinerario effettuato (inutile dire che non ho trovato traccia in me circa la precedente visita), ALIBI ha puntato su Girona dove la scelta di sosta inizialmente non è andata a buon fine; parcheggio per pausa pranzo alle 13.30, ma non ritenuto idoneo per la notte.
Successivamente un nuovo tentativo ha portato all'obiettivo fronte Parc de la Devesa.
Con il sole comparso verso le 14 e clima subito più caldo ho iniziato la visita che ho trovato di gradimento. In giro gruppi di studenti in gita scolastica.
Tutte queste città arroccate che impongono continui sali e scendi sono abbastanza faticose e in serata accuso stanchezza dopo 11,3 km. camminati, mentre ALIBI ne ha percorsi 112.
L'Ufficio del Turismo che ho incrociato verso la fine del mio itinerario mi ha suggerito di spostarmi per la notte nell'area del Pavellò de Fontajau dove trovo un altro paio di VR: posto ottimo anche per rifornire acqua.
26.III.2025
Da qui in avanti utilizzerò viabilità autostradale gratuita precedentemente individuata: il traffico è sostenuto, specialmente sino alla cintura di Barcellona, e impone ritmi di marcia ai quali non ero abituato nei giorni scorsi.
Oggi c'è il sole e pure un'ottima temperatura.
Il percorso risulta assai mosso da salite e discese fra terreni coltivati e ben tenuti: oliveti, vigne, frutteti.
In alcune aree dove i terreni mi sono apparsi aridi ho notato impianti recenti di vigne. Spazi aperti enormi, alcuni del tutto selvaggi: sullo sfondo montagne che mi hanno riportato in Arizona.
Dopo la pausa pranzo raggiungo Saragozza e sono convinto di stare perseguendo una buona scelta circa il parcheggio, ma non c'è posto per noi.
ALIBI si mette allora a pattugliare l'area sino a che, in zona residenziale, notiamo uno spazio adatto e ci collochiamo.
Adesso itinerario per la città che mi lascia sorpreso dal fatto che la volta precedente mi ero concentrato esclusivamente sulla cattedrale mentre, non lontano da essa, ci sono diverse attrattive UNESCO.
La città è importante e di dimensioni + o – come Genova, ricchissima di chiese: spontaneo chiedersi se ci saranno altrettanti fedeli.
Carino l'episodio con la titolare di un centro Yoga; mentre prendevo una foto la tipa di bianco vestita mi ha notato e si è rivolta a me chiedendo se per caso stessi cercando un posto dove fare pratica! Grandi sorrisi di saluto e via.
Oggi camminati 9 km. mentre ALIBI 413.
27.III.2025
Dopo l'intensa giornata di ieri la notte è passata in maniera turbolenta in correlazione alla info ricevuta da Bruna circa la dipartita di un nipote speciale, persona poliedrica di grande spessore della quale mi aveva parlato in passato.
Dalle sette alle otto del mattino aggiornamenti sui fatti del giorno e poi preparazione alla partenza.
Il parcheggio trovato ieri pomeriggio in zona residenziale si è rivelato tranquillo.
La giornata ha virato presto sul grigio con temperature esterne scese sino a 6°quando ALIBI ha scalato l'altipiano dove la strada si dipana su quote che vanno dai 1000 ai 1200 mslm.
I colori della terra sono cambiati in continuazione: da beige a rossa per poi stabilizzarsi sul grigio/verde.
Spazi ampi ovunque, coltivati con cura anche nelle quote più elevate.
Percorso un pò impegnativo nell'area circostante alla capitale.
Giunto a Toledo con temperatura ristabilita su buoni livelli, seguendo le indicazioni P4N non stavo trovando soluzione per la sosta quando l'occhio mi è caduto su uno sterrato frequentato più che altro da auto dove ho cominciato con il fermarmi per effettuare la pausa pranzo; dopo ho potuto sistemarmi meglio e partire per la visita: città medioevale totalmente monumentale e Patrimonio UNESCO in un contesto similumbria, molto saliscendi ma capace di appagare la vista sempre.
Al rientro mi decido ad usare il pesto homemade arricchito con ricotta e semi vari per condire dei fusilli: risultato apprezzabile!
Oggi i km. camminati sono stati 7,9 mentre ALIBI ne ha percorsi 377.
28.III.2025
Dopo una notte che ha confermato come buona la scelta del parcheggio, ma non serena, e dopo aver eseguito operazioni per la sopravvivenza, ALIBI si è diretto ad Aranjuez, località piuttosto vicina realizzata a suo tempo dai Reali per rigenerare ogni tipo di energia possibile in un contesto organizzato a giardino senza limiti di spazio dove l'unico impegno presumo dovesse essere cacciare selvaggina, copulare con cortigiane e/o cortigiani sempre a loro disposizione.
Il tanto chiacchierato nostrano Cavaliere del Lavoro aveva capito tutto!
A seguire ho raggiunto la località che vanta il titolo di campione mondiale dell'olio di oliva: ciò che ho ammirato lugo tutta la strada lo certifica!
Si chiama Jaén, non mi ha entusiasmato, ma i monumenti di tipo rinascimentale ci sono tutti e raggruppati attorno alla cattedrale.
Il parcheggio prescelto periferico al centro, ma in zona residenziale, affollato d'auto mi ha riservato un posticino adatto.
Oggi camminati 11,4 km., non pochi, mentre ALIBI ne ha percorsi 354!
29.III.2025
Partenza dopo notte tranquilla.
Sul percorso olivi ovunque la loro coltivazione sia possibile.
Poi si scende su quote più basse ed il panorama cambia totalmente: in pianura è visibile la presenza dell'industria di vario tipo.
L'arrivo a Malaga mi comporta errori di interpretazione del navigatore che mi fanno perdere tempo e mi costringono a percorrere stradine strette con pendenze ardite, ma alla fine arrivo al lungomare.
Anche qui le indicazioni P4N sono saltate e mentre mi aggiravo costretto dai sensi di marcia imposti ho adocchiato uno spazio dalle parti del campo sportivo dove, a detta del mio figliolo, il Milito poi perno della grande Inter di José Mourinho iniziò a produrre risultati rilevanti.
Qui fa veramente caldo e molta gente è sulle spiagge o gira per la città seminuda.
Gradevole itinerario ad ampio raggio che mi fa camminare per 8,5 km.
Quando rientro a casa, con l'idea di poter migliorare il posto sosta mi muovo senza trovare alternative, anzi, vedendomi soffiare anche il posto occupato nel pomeriggio.
Allora mi sposto dall'altra parte del viale proprio davanti all'accesso del campo sportivo dove trovo un altro paio di VR.
Oggi ALIBI ha percorso 223 km.
30.III.2025
Partenza nei soliti orari dopo una notte leggermente rumorosa.
Stop per pausa pranzo in area Siviglia e poi ALIBI arriva al confine che supera in scioltezza entrando in Portogallo.
Giornata splendida: appena in Algarve percepisco un cambio di ritmo rispetto alle giornate precedenti e ne sono felice.
Lunga telefonata con Pamela e poi cerco parcheggio che trovo comodo come ospite del Continente a Villareal de Sao Antonio.
Quindi rilassante passeggiata fuori dagli schemi delle città sin qui prima visitate.
Particolare non da poco: mi rendo conto che in Portogallo in questo periodo non vige l'ora legale: le giornate sembrano più lunghe in base alla luce naturale e all'estremità dell'Europa dove mi trovo.
Oggi camminati 4,1 km. Mentre ALIBI ne ha percorsi 378.
31.III.2025
Me la prendo comoda dopo la cavalcata di 2764 km. da casa; oggi metto in moto il p.c. e lo uso in funzione del progetto Santa Madre Teresa di Calcutta finanziato da una conoscenza dei primi anni 70!.
Quindi mi sposto a Monte Gordo dove passeggio in spiaggia con un buon vento a farmi compagnia.
Successivamente Castro Marim dove scopro esserci un Eremo di Sào Antonio: interessante, bei panorami circostanti, le saline e i nespoli già con la frutta matura.
Dopo è la volta di Tavira dove trovo casualmente un ottimo parcheggio già frequentato da altri VR proprio lungo il fiume; subito dopo via alla scoperta di una delle città più antiche e più ricca di storia in questa zona.
Luogo assai piacevole, molti lavori di manutenzione in corso ovunque in città, prezzi elevati delle residenze che credo abbiano un mercato di dimensione europea.
In giro ho sentito parlare inglese americano.
Oggi camminati 6,9 km. Mentre ALIBI ne ha percorsi solo 48.
01.IV.2025
Notte ok, peccato che non ho tenuto nella giusta considerazione il fatto che il vicino soprastante ponte fosse quello della ferrovia!
In partenza siamo consapevoli di dover affrontare e risolvere due problemi: H2O in e out.
Sulla rotta troviamo presto la soluzione per H2O out, mentre per in penso ad un cimitero ospitale come ad Arles, o ad una stazione di servizio, ma non quelle degli ipermercati che sin qui ho notato prive di questa opzione.
Sulla strada incontro Olhào dove avviciniamo il camposanto, ma mancano le condizioni per procedere. Allora si va alla ricerca di un parcheggio utile per visitare la graziosa cittadina dotata di un mercato ricco di merce collocato in uno splendido edificio.
Dopo pausa pranzo ALIBI muove verso Faro dove P4N indica una opzione H2O che inizialmente non intercetto, ma poco lontano da li ALIBI ha la possibilità di sosta sotto le antiche mura dove si trovano anche altri VR.
La città risulta assai piacevole, con le solite pendenze da affrontare, con pavimentazioni pedonali che sono opere d'arte per come sono decorate.
Il meteo è in peggioramento e quindi domani non sarà possibile effettuare l'escursione via mare alle isole: peccato!
Me lo ha sconsigliato anche un addetto di una compagnia di navigazione da me interpellato che avevo intercettato sul percorso di rientro.
Ho notato diversi voli in atterraggio di compagnie nordiche che scaricano qui turisti che poi si sparpagliani su tutta l'area: mi ha fatto emergere un ricordo del mio periodo trascorso a Catania Fontanarossa oltre cinquanta anni fa laddove aerei provenienti sempre dal Nord Europa scaricavano masse di turisti in visita/stazionamento balneare.
Al rientro a casa noto la fontanella che prima non avevo visto così inizio a riempire alcuni contenitori da 5 lt. onde evitare di far scendere troppo il livello del serbatoio H2O.
Oggi camminati 8,8 km. mentre ALIBI 40.
02.IV.2025
Notte perfetta, nessun aereo notturno = rumori zero!
Prima di partire ritengo utile completare il rifornimento di H2O in modo da guadagnare autonomia.
Nel mentre le indicazioni meteo si sono rivelate veritiere. ALIBI era sulla via per Loulé quando il cielo si è oscurato dando inizio alla pioggia senza lasciar intravvedere miracoli.
In ogni caso la situazione non mi ha impedito di visitare il centro storico: continuo a restare colpito dalle pavimentazioni pedonali che ovunque qui trovo assai artistiche.
Durante la pausa pranzo qualcuno bussa alla porta e quindi mi affaccio: si tratta di una signora fiorentina che da sette anni si è trasferita da queste parti, ma attualmente vive a bordo di un VR insieme a due pelose molto docili.
Dopo questo casuale incontro con Scila ALIBI punta deciso verso Sagres dove avviene il miracolo: ricompare il sole cosicchè io posso effettuare l'itinerario sul promontorio incontrando un territorio selvaggio battuto dal vento oceanico.
Uno dei miei Habitat elettivi così come quello che incrocio a seguire a Cabo de Saò Vicente: entusiasmo allo stato puro! Uno splendore!
Qui ci sono ampi spazi di parcheggio ma i VR non possono trascorrere la notte: così dicono le indicazioni ed io mi ci attengo andando a fare sosta notturna presso un Lidl a Vila do Bispo.
Oggi camminati 9,8 km. Mentre ALIBI 150.
03.IV.2025
Simpatico episodio proprio mentre stavo predisponendo ALIBI a lasciare Lidl: mi ha avvicinato utilizzando la lingua inglese un ciclista in viaggio con bici super attrezzata, ma rimasto a zero di batteria del cellulare.
Mi ha chiesto se poteva ottenere da ALIBI 15' di ricarica.
Ho deciso di rimandare la partenza per aiutarlo: con grande fiducia mi ha affidato il suo apparecchio, peraltro parecchio scassato, in modo da poter lui dedicarsi nel frattempo ad altre incombenze in zona.
Dopo ALIBI si è diretto a Lagos dove ho avuto una certa difficoltà a parcheggiare; poi ho peccato di fiducia lasciandomi prendere alla sprovvista dalla pioggia.
Fortuna che ero proprio davanti al grande mercato coperto dove ho trovato riparo.
Quindi, sfidando la pioggia, sono rientrato a casa dove mi attendeva la pausa pranzo e lì sono stato preso da grande indecisione circa dove indirizzarmi con queste condizioni meteo: comunque ALIBI si muove per raggiungere Lagoa con in cuore un filo di speranza inerente alla possibilità di poter raggiungere l'indomani in barca Benagil e/o altre meraviglie naturali, ma questa, a quanto devo constatare, non è la volta buona!
Dopo una escursione non troppo significativa ALIBI raggiunge Silves, collocata nell'interno e antica capitale dell'Algarve. Vuoi per il clima, vuoi per l'ora, quando effettuo il mio itinerario di scoperta in giro non c'è nessuno!
Il luogo risulta essere affascinante e così si decide di fermarci qui per la notte e concludere le attività in questa regione giardino dove mi sono trovato molto bene.
Dopo la visita al castello e a tutto quanto si deve visitare qui mi ritiro poco desideroso di cucinare il pasto serale, ma devo farlo!
Oggi camminati 8,6 km., ALIBI 74 km.
04.IV.2025
Durante la notte pioggia a più riprese; prima di mettermi eretto decido di fare un accertamento su una questione che mi frulla per la testa da giorni e che l'orologio del display di ALIBI sembrerebbe confermare.
Infatti! In Portogallo in questo periodo dell'anno non vige l'ora legale; ALIBI è stato più intelligente di me e del mio Iphone adeguandosi nel momento del passaggio del confine Spagna/Portogallo.
Dopo avviene la partenza per Beja su viabilità ordinaria che presto si rivela essere quasi pari ad un'autostrada.
Il meteo non è promettente e infatti continua a propinare leggeri scrosci di pioggia con qualche forte raffica di vento.
In queste condizioni, da un parcheggio trovato in zona favorevole fronte Arena, inizio la visita al patrimonio UNESCO con sosta presso infoT dove ottengo spiegazioni molto più abbondanti di quanto ritenessi necessario.
Il bello di questo luogo è che in questo momento c'è poca gente.
Girando un angolo mi trovo di fronte ad una scritta rossa su un muro bianco accompagnata da un garofano rosso.
Dice testualmente:
BEJA
CIDADE
ANTI
FASCISTA
Ho pensato che ci deve essere del fermento da queste parti, zona agricola di possedimenti terrieri come in tutto l'Alentejo.
Durante il pomeriggio inoltrato ALIBI raggiunge Evora, la capitale di questa regione tanto ben coltivata: qui ho la conferma circa il fatto che anche ciò che pensavo di ricordare del posto non trova riscontri e devo accettare che tutto è evaporato nel tempo.
Qui qualche turista in più, ma niente di che.
Piacevole il centro storico con la commistione fra le colonne del tempio romanico e le strutture della religione dominante adiacenti.
Nel rientrare a casa mi sono preso una discreta bagnata mentre il vento continuava a rovesciare l'ombrello, ma poi ho avuto il piacere di veder comparire un arcobaleno, che già di per se mette il cuore in pace.
Questa sera riunione del consiglio per decidere sul come proseguire; con la cena consumata a bordo comincio ad accusare il desiderio di assaporare gusti diversi.
Oggi camminati 9,9 km., ALIBI 212.
05.IV.2025
Oggi ho deciso di muovermi per mete secondarie con obbiettivo di raggiungere poi Elvas, località posta quasi al confine con la Spagna, patrimonio UNESCO per le sue strutture militari tipo Vauban.
Nel trovare la direzione di marcia a me utile identifico anche il luogo prescelto per la sosta dei VR che mi meravigliavo di non aver visto prima.
Primo stop ad Arraiolos, un bel borgo collocato sulla cima di una collina dove, prima di partire per Sào Gregorio, identifico un ristorante dove decido di consumare il pranzo.
Antipasto composto da una ottima caciottina di formaggio morbido che si asporta con cucchiaino dall'alto, olive, prosciutto crudo e melone bianco, anche questo ottimo.
A seguire il famoso piatto dell'Alentejo che include carne di maiale e vongole.
Su questo piatto avevo un vago ricordo che fosse come uno stufato, invece qui è molto secco e accompagnato da patate fritte che avrei preferito evitare.
Ho faticato a terminare perchè le porzioni mi sono sembrate troppo abbondanti, il tutto per 32€: in serata ho saltato volentieri la cena!
Quindi Sào Gregorio, anche evitabile e poi Evora Monte, altro borgo sviluppato attorno ad un castello possente in cima ad una collina: Bello!
Raggiunta Elvas ALIBI è stato facilitato da un parcheggio abbastanza comodo per partire in esplorazione: tutto il complesso delle strutture di difesa sono patrimonio UNESCO, titolo ben meritato.
Oggi ben due videochiamate condivise con Amélie Rose!
Per la notte ci trasferiamo da Lidl.
Camminati 8,8 km. Ed ALIBI 129.
06.IV.2025
Oggi la prima autostrada portoghese a pagamento in modo da poter raggiungere velocemente Setùbal, ma il meteo peggiora proprio nel momento in cui fortunosamente ALIBI, una volta a destinazione, si è infilato in un posticino per sostare.
Non rimane che pranzare a bordo ed attendere; verso le 14.30 comincia a palesarsi una schiarita che invita a partire in esplorazione.
Le difficoltà nella viabilità riscontrate all'arrivo ho poi potuto rendermi conto che dipendevano da un evento in programma che ha tenuto chiuse parecchie strade.
Bella la cattedrale presidiata da una giovane ragazza assai graziosa per mimica altamente comunicativa.
Poi la piazza centrale, molto coreografica e frequentata. Il sole ravviva i colori e rende tutto più gradevole.
Sopro Luisa Todi e la sua abilità artistica.
Il mercato, uno dei più prestigiosi del Portogallo, è rimasto aperto in mattinata, ma non mi è stato possibie metterci il naso.
E poi l'acqua, qui salata perchè di mare, di oceano Atlantico, con qualche pescatore all'opera dalla banchina: immagini che arricchiscono il luogo già famoso di suo.
Adesso ce la dovremo vedere con Lisboa, luogo un pò temuto che, come tutte le grandi città, so per esperienza non essere facile per i VR.
Da P4N ho selezionato un posto: ora si vedrà se lo sapremo raggiungere.
Il tragitto Setùbal Lisboa è parecchio trafficato, ma il navigatore aiuta a portarci sul ponte giusto e poi in un percorso complicato sino a Campo de Santa Clara dove inizialmente non capisco dove dovremmo metterci essendo che tutti gli spazi sono in pendenza assai accentuata.
Quindi inizialmente mi colloco in piano nel parcheggio a pagamento del Panteào, costruzione imponente con vista sul mare.
Dopo una prima esplorazione che mi porta sino alla chiesa di San Vicente de Fora, altra realizzzione immensa, rientrando noto un VR poco lontano dal parcheggio di ALIBI e così capisco che quello era il posto indicato da P4N che non è a pagamento anche se non tanto in piano.
Rimane giusto uno spazio che ALIBI conquista poco dopo.
Cena cucinata a bordo con seppia surgelata, patate, pomodoro, olive, olio e limone: non male!
Oggi camminati 7,3 km., ALIBI 237.
07.IV.2025
Bel tempo e giornata che alla fine posso definire entusiasmante!
Sono partito in direzione delle mete assolutamente da non perdere, ma divagando qua e là. L'orario mattutino si è rivelato favorevole per la visita al castello senza alcuna coda che, nel giro di poco tempo ancora, si è poi materializzata.
Turisti tanti e di nazionalità varie: molto presenti i connazionali.
Mezzi pubblici elettrici di ultimissima generazione a go-go, oltre ai tram storici.
Anche qui la gente deve essere molto sana per sopravvivere con discese e salite ardite, scalinate che non mancano mai.
Avevo deciso di tornare a casa per pausa pranzo e mai scelta è stata tanto corretta: un'onda mi aveva colto di sorpresa bagnandomi completamente i piedi mentre ero sceso sulla sabbia dove Praca do Comércio incontra il fiume.
Inoltre, dopo il pranzo, ho notato una donna poliziotto che stava nastrando tutta la zona dove ero parcheggiato: a mia richiesta ha risposto dicendomi che dopo le 22.30 nessun veicolo avrebbe potuto sostare lì, pena carro attrezzi!
Non ho capito il motivo ma ho memorizzato.
Nel pomeriggio ho utilizzato dei mezzi pubblici, incluso il famoso tram n° 28, ed è stato piacevole scoprire altre grandi, enormi piazze sparse per la città. Per scelta non sono entrato in nessun negozio, nè per locali nè per turisti, però in mattinata avevo provveduto ad acquistare una mappa del Portogallo ed una di Porto.
Al rientro a casa con l'idea di aver familiarizzato con questa grande e splendida città, ALIBI si è spostato nel parcheggio iniziale che, essendo a pagamento dalle 9 alle 19, ha potuto utilizzare a gratis.
Oggi camminati 12,8 km.
08.IV.2025
Rumori strani all'alba; quando mi decido a dare un'occhiata dalla finestra è ancora piuttosto buio e noto persone di varie etnie che trascinano grosse valige lungo i marciapiedi ciottolati generando quel tipo di rumore.
Capisco così il motivo per cui sono stato costretto a modificare l'area di sosta notturna: nella zona si sta allestendo un mercatino!
Era già mia intenzione raggiungere Belem sul presto, ma tutto questo mi ha agevolato tanto che ho potuto effettuare il percorso cittadino senza problemi arrivando a destinazione per le 7.45.
Dopo le solite operazioni sono partito per le visite programmate, ma, ahimè, non prenotate!
Alle 9 mi sono trovato al chiosco per ottenere il biglietto di accesso al Mosteiro des Jerònimos, ma non era ancora operativo: apertura alle 9.30.
Sono restato lì in attesa con pochi altri visitatori, ma intanto vedevo giungere i pullmans turistici che scaricano orde di persone.
Insomma, tempo di portarmi all'ingresso del Mosteiro e già si sono create due lunghe code convergenti; la prima da ovest a est per il luogo da me prescelto e la seconda da est a ovest per la Chiesa (non a pagamento).
Dopo una estenuante ora e mezza è arrivato il mio turno di accesso: ai miei occhi appare una realtà fantastica, entusiasmante!
Queste ed altre opere di dimensioni esagerate ed artisticamente notevoli sono qui state possibili per la munificenza dei reali a fronte di avvenimenti da ricordare, vuoi una vittoria militare o gli enormi guadagni ottenuti con il controllo delle rotte navali.
In uscita dal Mosteiro avrei voluto visitare la Chiesa, ma non me la sono sentita di affrontare un'altra lunga coda così mi sono avvicinato ad una addetta al controllo chiedendo se avrei proprio dovuto immettermi in coda, ma ho aggiunto che alla mia età avrei potuto anche morirci in piedi sotto al sole.
La tipa è stata comprensiva nei miei confronti, ha capito la problematica così, dopo avermi chiesto alcune info, ha provveduto a farmi accedere velocemente.
Ne sono poi uscito con la conferma che i due complessi meritassero la visita.
Data l'ora ho deciso di andare incontro, per la prima volta, alle rinomate paste alla crema all'uovo acquistandone una confezione da 6 pz. in un locale storico (Pastéis de Belem). Poi, seduto in una panchina, me le sono godute al sole nello spazio a giardino di fronte al complesso ecclesiastico con vista anche sul Monumento alle Scoperte e alla torre di Belem.
Con la visita a questi due ultimi monumenti è errivato il momento di affrontare la “corniche” che include Estoril e Cascais: traffico intenso, spiagge affollate, ambiente poco adatto a me.
Quindi, anche per oggettive difficoltà di sosta, proseguo sino a fermarmi a Cabo Raso dove, da solo, esploro la zona che si presenta selvaggia e dove le onde atlantiche si infraangono rumorosamente sulle rocce.
In lontananza si vede Cabo da Roca, O Punto Mais Occidental da Europa Continental, 38°46'51''N 9°30'2''W: uno spettacolo che apprezzo anche se qui trovo troppa gente, inclusi italici che parlano al telefono a voce alta in videochiamata con parenti facendo vedere e decantando il luogo.
Ci sarebbe voluto il silenzio su queste scogliere poste mediamente a 140 mslm, ma pazienza.
Dopo aver esplorato l'area ed averla goduta vorrei poter sostare per la notte a Sintra, invece lì non identifico un'area adatta e poi ho difficoltà a districarmi al punta tale che, anche sulla base del ricordo di 25 anni fa che evidenziava difficoltà varie, mi vedo costretto a rinunciare alla visita a questo Patrimonio UNESCO immerso in un'area boschiva verdissima andando a trovare un posto sicuro a Mafra dove mi sistemo benissimo fra altri VR sul far della sera, ore 20 lt.
Oggi camminati 8,8 km. Mentre ALIBI 174.
09.IV.2025
Dopo l'intensa giornata di ieri oggi è andata così: all'inizio visita al Palazzo Nazionale, sempre UNESCO, tanto per non sbagliarsi.
Si tratta di un edificio immenso visitato in contemporanea con alcune scolaresche, talmente immenso che a un certo punto la mia considerazione è stata che tutto è troppo. Ciononostante porto a termine la visita e dopo metto il naso anche nei giardini annessi (avrei potuto evitare).
Al momento della sosta pranzo identifico un localino alternativo che si rivela interessante e mi fermo il tempo necessario.
Successivamente, al momento di dare motore ad ALIBI, i rumori che percepisco non fanno pensare a nulla di buono! E' da tempo che mi porto appresso un problema “candelette” sin qui minimizzato dai meccanici, ma quando all'improvviso ti trovi in una situazione di questo genere, con le esperienze personali accumulate nel tempo, scatta un livello di allarme nel cervello.
Dopo alcuni minuti il motore non zoppica più e sembra tutto normale, ma la pulce ormai si è radicata in me, tanto che chiamo Antonio per renderlo edotto senza per questo avere tranquillizzazioni se non l'invito ad avvicinare una assistenza Fiat.
Con queste problematiche per la testa, dopo aver rifornito cambusa, ALIBI si indirizza a Peniche dove scopro Cabo Carvoeiro; lì, nel muovermi fra gli scogli, scivolo ferendomi superficialmente il gomito sx.
A seguire raggiungiamo O'bidos dove la sosta è facile: per domattina mi riprometto di cucinare le seppie e poi partire in visita al borgo medioevale.
Oggi camminati 6,8 km. E ALIBI 102.
10.IV.2025
Anche questa è stata una buona nottata!
Prima di partire in esplorazione sono stato avvicinato da un tipo che mi ha chiesto se sono italiano così come lui che abita qui da anni: si tratta di una persona di età non identificabile, forse della mia età, che parla volentieri. Alla mia richiesta se sa esprimersi in portoghese risponde che no, che però le persone sono cordiali e si capiscono.
Il villaggio medioevale risulta gradevole, ma come tutti i posti dove arrivano i turisti pullmans accompagnati fervono ovunque attività adatte a questa tipologia di pubblico che letteralmente “divora” di tutto.
Quando è arrivato il temuto momento della messa in moto del motore , questa volta ho utilizzato i consigli avuti da mio fratello che con le candelette ha avuto a che fare in passato.
Quindi ho girato la chiave senza dare l'accensione per parecchie volte in modo tale da agevolare il preriscaldamento in modo che poi, una volta deciso di passare all'utilizzo del motorino di avviamento c'è stata una partenza immediata, per quanto zoppicante per un paio di minuti, prima di tornare regolare.
Dovrò trovare un'assistenza Fiat per una diagnosi, ma vedrò giorno dopo giorno come regolarmi.
Raggiunta Nazaré, la mitica area geografica dove i surfisti, complice la conformazione del terreno subacqueo, possono contare sulle onde più alte al mondo, trovo da parcheggiare nell'area del Forte de S. Miguel Arcanjo; il forte è proprio sulla punta e si raggiunge dal parcheggio utilizzato andando giù in forte discesa.
Durante il tempo in cui mi sono intrattenuto la variabilità meteo è stata costante, regalandomi però la presenza del sole al momento di andarmene.
Sulla strada poi ho incrociato Alcobaça dove arrviamo in orario non idoneo alla visita del Monastero, ma con la complicità dei vigilantes ottengo di entrare in chiesa per una decina di minuti prima della chiusura.
Nel tornare a casa mi decido per un acquisto destinato a Giorgio: un assaggio del rinomato liquore alla ciliegia tanto decantato localmente.
Poi ci involiamo per trovare il posto sicuro per la notte a Bathala.
Oggi camminati 8,3 km. E ALIBI 80.
11.IV.2025
Qui a Bathala UNESCO è rappresentato dal Mosteiro de Santa Maria da Victòria, un enorme edificio fatto realizzare dai reali giusto per ricordare una importante vittoria conseguita.
Si tratta di un'opera classificata e di pregio, ma di questi edifici enormi comincio a non sentirne il bisogno! In testa si è concretizzato il concetto del TROPPO!
Quindi eccoci al momento quotidianamente temuto, quello della prima messa in moto della giornata. Come è tutto cambiato in fretta in questi ultimi tre giorni!
Il motore dopo circa 2' di rumori vari sembra stabilizzarsi, ma viaggiando ho la sensazione di avere meno spinta, inoltre percepisco in cabina di guida un cattivo odore che penso dipenda dal carburante incombusto.
Con tempo variabile ALIBI raggiunge Tomar, la vaticano dei Templari, dove il patrimonio Unseco è rappresentato dal Convento De Cristo che include anche il Castelo andato in rovina.
Il complesso è immenso, esprime potenza, include particolari decori gotico manuelini a colonne e finestre.
Dopo pausa pranzo ho deciso: via per Coimbra con stop iniziale ad Assistenza Fiat.
ALIBI raggiunge il luogo verso le 16.30; dopo le operazioni di accettazione con una signora che qualche parola di italiano la comprendeva, il veicolo è passato in officina per la diagnosi.
Da fuori ho constatato che veniva alzato sul ponte senza comprenderne il perché, ma poi il mistero mi viene svelato: il rumore e l'odore che percepisco sono generati da un tubo che si è rottto la cui funzione è di convogliare i gas di scarico alla marmitta.
Venedo a mancare questo passaggio ecco perché sono costretto spesso ad arieggiare la cabina di guida, idem anche la parte abitativa.
Quindi ora sarebbe confermato che ho una candeletta in avaria e questo tubo rotto, entrambi problemi che non dovrebbero impedirmi il rientro a casa al momento opportuno.
Conclusa questa fase entro l'orario di chiusura serale dell'officina ed essendo venerdì sera non ci resta che cercare di raggiungere un suggerimento P4N che mi è sembrato interessante ed è posto in zona alta fra un parco e le carceri.
In realtà non è stato facile arrivarci anche per mie cattive interpretazioni del navigatore, in più il percorso su strade strette con salite decise così come le discese e lavori in corso con deviazioni non rilevate mi hanno costretto a ripetere più volte l'itinerario.
Una volta giunto a destinazione mi è venuto il dubbio di non trovarmi dove avrei dovuto: Mi sono trovato in una strada a senso unico con lavori in fondo che la rende chiusa, presente la biblioteca comunale e nessun VR. a vista.
Torno sull'applicazione e trovo fra i commenti fra I quali quelli che citano la difficoltà a raggiungere il posto.
In pratica io ci sono molto vicino, ma non sono nel posto indicato.
Guardandomi fuori per valutare ritengo di potermi fermare anche perchè, in un posto come Coimbra, trovare uno spazio in piano non è semplice!
Oggi camminati 7,4 km. E ALIBI 153.
12.IV.2025
Giornata dai due volti: consapevole che verso le 11 il meteo indicava pioggia mi sono mosso presto per iniziare l'esplorazione partendo dal complesso universitario.
In realta appena iniziato il percorso ho percepito goccioline d'acqua che sono diventate scrosci ancora prima delle 9 quando ero già al campus.
Per l'acquisto del biglietto ho dovuto tornare indietro e poi, con orario programmato per la Biblioteca, ho iniziato velocemente dal palazzo reale.
L'accesso alla Biblioteca avviene in piccoli gruppi e si inizia dai piani bassi dove è possibile riprendere foto, mentre nella parte nobile, veramente MERAVIGLIOSA, guai a riprendere immagini! (ho fatto il furbo e almeno una immagine l'ho ripresa, ma mi sono anche preso il lavaggio di capo da una responsabile!).
A seguire la cappella che ho trovato splendida e poi, sotto l'acqua, via per le due cattedrali.
Ad un certo punto ho dovuto cercare riparo, inoltre le bellissime pavimentazioni pedonali/stradali non sono mai completamente piane e si corre il rischio di scivolare con queste condizioni meteo che trasformano velocemente le strade in torrenti.
Noto che sto apprezzando molto gli azulejos, in particolare quelli dove è presente anche la colorazione gialla.
Dopo la cattedrale nuova e la vecchia, sfidando vento e acqua riconcquisto la casa municipal da cultura dove ho consumato il pasto a bordo di ALIBI.
Ed ecco manifestarsi il secondo volto della giornata: al momento di lasciare Coimbra per Aveiro il sole conquista spazio nel cielo terso.
Con quest'ultima località ho avuto un impatto subito positivo: belle case in stile liberty, canali, piroghe a motore, saline, molta gente in giro di etnia locale, gruppi musicali con vestiti tradizionali sparsi qua e là impegnati a cantar e suonare strumenti musicali.
Decido di trattenermi qui per la notte ed avrei fatto meglio a restare nel posto iniziale in zona residenziale invece che andare a cercare il posto dei VR.
Oggi camminati 11,5 km. E ALIBI 90.
13.IV.2025
Sveglia alle 7 locali per avere anche il tempo per cucinare: mi sto specializzando in seppie surgelate, questa volta con piselli, patate, sugo di pomodoro al basilico.
Nel momento della partenza mi raggiunge una chiamata di mio fratello e poi via per Pinhào, valle del Douro.
Per arrivarci ALIBI ha scalato montagne e corso dentro a boschi, spesso su stradine veramente secondarie, ma con panorami di alto livello.
A destinazione non è stato facile trovare da fermarsi così inizialmente sono uscito dal paese trovando un posto in pendenza dove effettuare sosta pranzo.
Dopo aver preso in considerazione di partire da lì per l'esplorazione ci ho rinunciato per via della distanza.
Rientrando in paese ho avuto un colpo di fortuna nel notare uno spazio adatto ad ALIBI assai vicino alla stazione ferroviaria, i cui azulejos raccontano la storia della valle e dei suoi vigneti.
Il luogo è incantato, battelli sul fiume, fioriture meravigliose, i vigneti opere d'arte tipo 5 Terre, ma molto più estesi.
Dopo un lungo itinerario che, se non fosse stato per il fatto che il meteo nei prossimi giorni peggiora, avrebbe meritato di dedicare più tempo, ma Porto mi attende.
Lungo la strada ALIBI effettua una sosta a Lamego dove visito la cattedrale, ma rinuncio alla basilica in cima alla collina: ascolto voci di turisti italici organizzati in gruppi, apparentemente di taglio religioso.
E allora via per Porto: nell'affrontare una delle tante salite noto fumo bianco in quantità uscire dallo scarico, come mi era già successo in Albania. Appena possibile mi fermo per controllare il livello dell'olio e, nel dubbio, ne aggiungo un pò.
Ora si tratta di raggiunere l'indicazione P4N che ho scelto e il percorso urbano, dopo aver lasciato il ponte che mi ha fatto superare il fiume, è molto curvoso e impegnativo.
Fortunatamente non ho commesso errori ed ho identificato subito il luogo dove ci sono un paio di VR già sistemati e dove c'è spazio anche per ALIBI.
Sono le 19.55 è il tempo è ancora sul bello.
Il posto, oltre ad essere sul fiume con vista, è praticamente allineato con la fermata della linea urbana 500 che mi riprometto di utilizzare per raggiungere il centro e poi tornare a casa.
Oggi camminati 5,2 km. E ALIBI 380.
14.IV.2025
Dopo aver controllato il percorso della linea 500 sono rimasto ancora più contento di questo posto sosta; infatti, oltre al collegamento con il centro, dalla parte opposta arriva oltre Foz e le spiagge, oltre l'estuario del Douro.
In previsione di pioggia, dopo sveglia alle 7 l.t., addobbato da preservativo mobile mi muovo presto e con l'utilizzo del trasporto urbano arrivo prima delle 9 alla stazione ferroviaria di Sào Bento che di per se è un'opera d'arte.
Mi ero preparato un itinerario, ma poi sono andato un pò a zonzo, non mancando i monumenti obbligatori che poi sono per la maggior parte edifici religiosi.
Prima di questi però ho voluto percorrere parte del ponte Luis I° dove viaggia anche la metropolitana, quindi è stata la volta della cattedrale della quale ho scalato anche una torre campanaria dalla quale è possibile osservare un panorama completo.
La pioggia forte è arrivata all'improvviso verso le 12 quando mi ero già spostato in area Torre dei Clerici; la maggior parte dei turisti, e qui ne vedo parecchi, indossa un preservativo simile a quello che indosso io, ma comunque cerca un riparo che, per la tipologia edilizia locale, non c'é!
Ad un certo punto avrei voluto mangiare qualcosa al di fuori dei posti tipici per turisti e, casualmente identificato un posto per “studenti” cerco di utilizzarlo senza riuscirci per via della coda all'accesso.
Mi sono quindi adattato ad una soluzione alternativa poco lontano da lì.
Nella zona dell'Università, mentre ero intento ad osservale dei murales, mi sono reso conto che ce n'era uno ispirato ai fatti di GAZA che ho subito ripreso pensando che qui è ancora possibile prendere posizione pro Palestina senza essere repressi o ingabbiati.
Dopo aver percorso una delle strade della “movida” locale sono approdato al mercato, struttura interessante e collocata con affaccio su un ampio giardino vista fiume e vicinissimo al complesso francescano che identifico come ultima meta della giornata.
Il complesso del “poverello” di Assisi non concede sconti e quindi prezzo pieno per accedere (ricordo che 25 anni fa non lo visitai proprio perché l'idea di pagare per entrare in una chiesa non la sopportavo).
Questo complesso mi è sembrato poco in sintonia con la filosofia del fondatore dell'ordine: troppo oro!
Infine sono rientrato a casa con trasporto pubblico e mi sembra di essere meno bagnato del previsto.
Oggi camminati 10,7 km.
15.IV.2025
Oggi meteo inaffidabile, ma meno fastidioso di ieri.
Sempre sveglia alle 7 lt. e arrivo in cetro per le 9 lt.
Mi sono riproposto delle mete da raggiungere, ma mi muovo molto seguendo gli stimoli visivi e traendone soddisfazione.
Gli edifici da me ritenuti interessanti sono tanti, quelli istituzionali spesso “ridondanti” e da me ritenuti meno interessanti (esibizione di potere palese).
Mi sono trattenuto tantissimo al Mercado Bolhào: bello sia come struttura edile che per le attività che vi si svolgono.
Il decantato Cafè Majestic, dopo aver partecipato alla coda per accedere, ho deciso di lasciarlo al suo destino quando ho visto che chi era ammesso lo era solo per pranzare mentre io pensavo di consumare un caffè (6€!), che però qui, come nella maggior parte dei paesi escluso l'Italia, si prende al tavolo con pasticcini o altro mentre io, già pranzato al mercato, vagheggiavo di sorbire una tazzina al banco solo per ammirare l'ambiente.
Proseguendo mi sono trovato al di là del ponte Luis I° e, dopo aver utilizzato la cabina di collegamento con la “valle” a ben € 7 one way, ho visto da vicino qualcosa di Vila Nova de Gaia posta sulla sponda opposta del Douro, il miglior posto da dove riprendere immagini di Porto.
Poi ho guadagnato l'altra sponda del fiume percorrendo la parte bassa del ponte e da lì tutto il lungofiume in un momento molto soleggiato sino alla chiesa di S:Francesco da dove ho raggiunto casa utilizzando il solito mezzo pubblico.
Sosta relax e poi ancora trasporto pubblico sino al capolinea opposto che è un importante porto industriale.
Ancora trasporto pubblico sino al forte e dopo aver apprezzato l'infranfgersi delle onde atlantiche con il loro profumo marino rilasciato nell'aria, altro trasporo pubblico sino a Foz da dove ho proseguito sempre ammirando l'oceano quando penetra il fiume.
Quando ho ritenuto di rientrare a casa ho colto l'ultimo trasporto pubblico di giornata, sempre la linea 500.
Oggi camminati 14,8 km.
16.IV.2025
Lasciamo Porto sotto la pioggia: che strano!
ALIBI non è partito bene come prima della sosta anche dopo aver messo in atto tutti i trucchetti a mia disposizione; in ogni caso va e pertanto ci troviamo presto fuori dal traffico della città percorrendo un lungo tratto autostradale e poi su una viabilità ordinaria scadente ma che mi consente di rifornire gasolio e fare cambusa.
Poi ancora autostrada veloce con motore performante, ma dopo un pò comincio a sentire un peggioramento.
Si viaggia salendo e scendendo quote a volte anche con nebbia.
Dopo la pausa pranzo le cose vanno subito male e quindi punto si su Salamanca che avevo prescelto come punto di sosta per essere visitato, ma direttamente su Assistenza Fiat che si trova nella cintura in località Villares de la Reina.
Per arrivarci ALIBI deve lasciare l'autostrada all'uscita 32, ma quando è in prossimità gli strappi e la mancanza di potenza erogata sono tali da suggerire di procedere con le luci di emergenza accese sulla relativa corsia.
Il dramma si sta consumando: ci sono ancora salite e discese da affrontare quando la potenza viene a mancare del tutto.
Mi rimane da giocare la carta dell'assistenza stradale, ma quando sto per contattarla tramite applicazione provo ancora la messa in moto: il motore parte!
Con determinazione e sofferenza crescente si arriva all'uscita 32 mentre sul display si succedono messaggi circa il sistema antislittamento fuori esercizio, la mancanza di olio motore e poi non ricordo più che altro: da lì sono solo 1800 m. o poco più, ma il motore continua frequentemente a non erogare potenza.
Pur sbagliando strada un paio di volte alle 16.45 ALIBI si ferma davanti all'officina.
Subito trovo l'interlocutore giusto per me che parla solo spagnolo, ma ci si capisce.
Sono stato invitato ad attendere in un salottino mentre il veicolo veniva portato all'inetrno per la diagnosi.
Nel frattempo ho attivato l'assistenza e ho avuto varie comunicazioni con l'operatrice che ha preso in carico il mio caso.
Quando informo che con questa sera la Spagna va in vacanza per le festività della settimana santa e tutte le attività si bloccano, fra le varie opzioni sul tavolo entro le quali scegliere siamo tutti d'accordo per procedere su quella del mio rimpatrio che prevede poi il ritorno per continuare il viaggio con ALIBI una volta guarito.
I tempi stringono, alle 18 lt. chiudono l'officina ed il mio interlocutore ha fretta.
L'esito della diagnosi, oltre al problema candeletta e tubo gas di scarico ha evidenziato l'avaria di un sensore che gestisce l'erogazione della potenza del motore: per questo ci siamo fermati!
Un oggetto che, una volta montato, costa 300€, ma va a capire se tutto questo è accaduto come frutto di una catena di eventi o se fosse scritto che avrebbe dovuto accadere comunque.
Prendo gli accordi e mentre l'interlocutore se ne va avendo una chiave del veicolo a disposizione, io rapidamente organizzo ciò che devo asportare, consumando anche quel cibo che non si sarebbe conservato in frigo.
Un taxi per portarmi in albergo dovrebbe farsi vedere a momenti, ma invece, dopo altre conversazioni con assistenza, arriva solo dopo le 22 e mi porta presso Repotel, non lontano dall'officina.
Qui altro problema: nell'hotel non c'è traccia della prenotazione per me e, mi viene detto, ci sarebbe giusto una sola stanza disponibile.
A questo punto informo l'assistenza che anticiperò io il pagamento che poi mi verrà rimborsato e verso le 24 di una lunga ed estenuante giornata che ha messo in evidenza anche il malore che speravo potesse rimanere in pectore riesco ad entrare in camera.
Imposto la temperatura per scaldare l'ambiente pensando che l'impianto fosse già acceso, ma non lo era così passo una notte coperto, ma sentendo freddo e dormendo veramente poco e male.
Unico fatto positivo l'aver fatto una doccia calda.
Oggi camminati 1,8 km. E ALIBI 363.
17.IV.2025
Mi alzo che non mi sento al massimo, ma mi concentro su altro; la cosa dovrebbe funzionare così:
spostamento in auto alle 11.30 per raggiungere l'eaeroporto di Madrid T4;
operazioni per volo Iberia delle 17.15 per Milano Linate;
auto sostitutiva fino a casa da restituire il giorno dopo in loco.
Tutto questo si concretizza lentamente; solo all'arrivo in aeroporto ricevo via email il biglietto e, molto per tempo, vado senza indugio a fare il check-in automatico ma con l'assistenza di personale di terra.
A seguire vado ad effettuare i controlli di polizia dove viene evidenziato che nel borsone della spesa utilizzato ho la schiuma da barba e lo schampoo di oltre 300 cl.: o abbandono il tutto o questo tutto deve viaggiare imbarcato.
Rotorno indietro, spiego la faccenda ad una addetta che chiama una collega per assistermi.
Devo annullare la carta di imbarco, confezionare il bagaglio da imbarcare che può essere solo lo zaino, quindi sposto le mie cose per addivenire al risultato.
Dopo di che torno al controllo che oltrepasso con il sorriso di tutti gli operatori e procedo al cancello di imbarco che mi viene confermato via email da Iberia.
Per fortuna che ho fatto una abbondante colazione in mattinata perché a bordo c'è solo un servizio a pagamento.
Appena salito a bordo, dal messaggio ricevuto apprendo che l'auto sostitutiva avrei dovuto consegnarla all'aeroporto di Genova e così chiamo l'assistenza in extremis sul decollo per rifiutare questa soluzione; l'alternativa è rappresentata dall'ultimo IC utile in partenza alle 21.10 dalla centrale.
All'arrivo in orario impegno un pò di tempo a recuperare lo zaino e nel frattempo discuto con assistenza per un passaggio veloce alla Centrale.
I taxi sono lì e anche il bus e lì (non ho preso in considerazione MM, ma la terrò presente in futuro), ma l'assistenza insiste che le procedure impongono che siano loro a mandare un'auto.
Alla fine vengo a sapere che in aeroporto non possono inviare auto e quindi mi autorizzano a salire su un taxi che mi sarà rimborsato.
Alle 20.05 sono in corsa con biglietto IC sul portatile. Alle 20.40 mi rifornisco di qualcosa da McD e poi salgo sul treno in vettura di prima classe.
Lungo il percorso metto il telefono sotto carica e prima di arrivare a Sestri ripongo il caricatore.
Sono le 23.45 quando l'assistenza mi informa che un'auto sta arrivando a prelevarmi.
Fa freddo e pioviggina ed io sono provato.
Dopo altro sollecito l'auto, una prestigiosa Audi 8 nera, si presenta ed io salgo per fare un percorso di 1.500 m. al massimo!
Inoltre l'auto è partita da Chiavari, roba che a saperlo avrei potuto organizzare lì il rendez-vous.
Alle 24.25 entro in casa dopo aver visto fuori la ciotola di Ugo vuota: la recupero e la lavo, quindi impegno qualche tempo prima di stendermi. Quando estraggo dallo zaino il caricatore Iphone vedo che ho solo il cavetto: vuoi vedere che il resto è rimasto sul treno? Fortunatamente ho il caricatore Oppo e lo uso.
Solo allora sento che Ugo è qui: gli apro, gli servo la cena e vado astendermi con lui che mi raggiunge poco dopo per passare metà della notte sullo stesso mio letto sdraiato ai miei piedi, esibendosi in dimostrazioni di affetto.
Poi capisco che è arrivato il momento che preferisce uscire.
Da questo punto di vista è stato un buon rientro!