martedì 24 gennaio 2023

22.01.23 Soeur Rosalia & ABASMEI, attualmente denominato Centro della Madonna della Compassione

Domenica mattina ho preso accordi con Rosalie per essere intercettati in zona Université T.Sankara per le 12.15, dopo che l'intera ABASMEI avrà assistito alla messa domenicale. Oramai il tempo dell'Harmattan sta scadendo, quindi nei prossimi giorni avrò da confrontarmi con i primi 38° della stagione che diventeranno 39° proprio nel giorno in cui cucinerò per la cena organizzata senza dire a nessuno del mio compleanno.

A bordo della Yaris inizialmente eravamo in tre, Bruna, Marie ed io, ma lungo la strada abbiamo recuperato Karim che ci attendeva in una stazione di servizio e da li abbiamo raggiunto l'Universitè T. Sankara dove avevo concordato l'appuntamento. Nell'attesa dell'ora fissata abbiamo sostato all'ombra di un albero e devo dire che si stava bene, il cielo si vedeva di un azzurro deciso e la brousse era cosparsa ancora del verde generato durante la stagione delle piogge. Quando sono state le 12.25 ho pensato di andare a controllare davanti alle costruzioni dell'Universitè casomai non ci fossimo capiti, ma non vedendo nessuno ho proposto di continuare da soli. In quel momento un ragazzino in bici è passato da li e Karim lo ha pregato di portarci sulla retta via per ABASMEI. In poco tempo, dopo aver incrociato il cartello che conoscevo ma che ora recita: ABASMEI Centre Notre Dame De La Compassion, siamo arrivati al varco di accesso raggiungendo la costruzione polivalente utilizzata sia per le cerimonie che altro. I miei occhi si sono subito rallegrati nel notare le tante novità sia in termini di edifici realizzati che di verde ottenuto in pochi anni: Manghi, Papaie, Banane, fagiolini, pomodori, patate, melanzane e le immancabili cipolle. Un addetto ci ha fatto segno sul dove lasciare l'auto ed io mi sono diretto subito verso la sala dove avevo intravisto Soeur Rosalie. Mi ha abbracciato forte come un vecchio amico, i suoi occhi erano raggianti. Lei aveva capito che saremmo arrivati alle 14, quindi forse è rimasta un po' spiazzata, ma con la sua calma ha subito messo le cose a posto. Ha fatto accedere alla sala un bel numero di persone, in parte dotate di maglietta ABASMEI, e dopo averle sistemate come lei voleva si è posta al mio fianco e ha detto alcune parole commoventi circa ciò che nel tempo è stato realizzato insieme. Poi mi ha invitato a mettermi al centro di un cerchio, ma io non avevo ancora capito cosa sarebbe accaduto da li a poco. Dopo il classico un due tre è partita una canzone accompagnata da musica mentre tutti si tenevano per mano alzandole a seconda del ritmo: era un ringraziamento a papà Gaetano mentre il cerchio si stringeva attorno a me e lei mi prendeva le mani alzandole ed abbassandole a ritmo con un finale in crescendo. Allora in molti hanno cercato di stringere le mie mani con le loro. Avevo chiesto a Bruna di effettuare foto e riprese per me; mentre era all'opera ho visto la sua commozione montare sino alle lacrime, ed anch'io sono stato sul punto di comportarmi come lei. Immediatamente un pensiero ha preso forma nella mia mente: come è possibile abbandonare persone come questa al proprio destino senza aver cercato in tutti i modi di fare qualcosa di utile sino all'ultimo respiro? Nei mesi scorsi, quando ancora non immaginavo di poter tornare qui, avevo pensato di portare a chiusura questo rapporto, ma è bastata l'atmosfera che si respira in questo centro a farmi ricredere e a voler fare tutto il possibile per rimettere letteralmente in pista l'ambulanza in panne da mesi a causa di problemi alle sospensioni e al cambio. Prima di venire qui avevo preannunciato la mia visita anche alla Croce Bianca di Magenta che ci aveva donato la loro 026 da poco dismessa affinché potesse continuare il proprio servizio in Africa. Avevo promesso documentazione fotografica, invece ho dovuto chiedere un aiuto per cercare di dare una soluzione ai problemi riscontrati. La Presidente mi ha subito chiesto di far loro sapere esattamente le necessità per potersi dare da fare con il meccanico che in passato aveva curato la vettura onde reperire ciò che serve e farcelo avere. Ho gradito la disponibilità e mi atterrò ad un programma stabilito con Rosalie per visitare l'ambulanza da tempo ammalata in varie parti della sua meccanica. Intanto, dopo l'accoglienza, lei e qualche aiutante hanno cominciato a mettere sul tavolo il “poco” che avevo chiesto di cucinare: un vassoio immenso di frites, assai gradite a tutti ma che io non posso mangiare, un vassoio con quarti di pollo cucinati alla brace, una salsa gustosa e speziata da affiancare a qualsiasi cibo, delle pizzette africane ricche di farcitura a base di ragu di carne, un vassoio enorme di papaia. Prima di iniziare a consumare il pasto mi ha chiesto di benedire l'evento ed io, con tutti noi che ci tenevamo per mano, ho spiegato che non mi sentivo all'altezza di tale privilegio lasciando quindi la parola a Rosalie che ha detto le cose in un modo adatto e conciso. Spesso Rosalie mi ha chiesto conferma circa il fatto che io potessi mangiare le sue portate offrendosi di preparare in alternativa per me della pasta o altro, in alternativa alla papaia portandomi un vassoio di arance preparate a spicchi con delle mele che invece ho trascurato sempre per motivi di dieta. Poi le bevande ed infine il caffe. Terminato il pranzo la nostra attenzione ora doveva essere tutta per Rosalie/ABASMEI, onde apprendere lo stato delle cose e le loro necessità. Da qui è emerso che le persone seguite ed ospitate al centro sono 82, oltre ai bambini al seguito delle madri, che l'emergenza forage di qualche mese fa è stata in parte superata, ma permane il problema ambulanza. Rosalie ha chiamato il meccanico con il quale ho conversato, purtroppo la mia scarsa conoscenza di termini tecnici in francese non mi ha fatto fare troppi progressi. Ho capito che il problema principale riguarda la boite de vitesse per mancanza di ricambi, mentre per le sospensioni anteriori pare che l'inghippo sia rappresentato dal costo elevato degli ammortizzatori. E pensare che io dovrei ancora conservare materiale relativo a Il Nomade da prima che rinforzassi le molle e cambiassi gli ammortizzatori; non è però detto che i miei pezzi andrebbero bene. Il meccanico, su mia precisa domanda, visto che qui Fiat Ducato non se ne vedono circolare, tanto meno del 2003, anno di nascita della 026, mi ha messo al corrente che durante la prossima settimana un suo conoscente li avrebbe cercati in Ghana: di solito i porti sono i posti in cui è più facile trovare qualsiasi cosa, ma io resto scettico. Se veramente dovessi trovare il pieno appoggio di CBM allora poi si porrà il problema del trasporto: un posticino su un container che dovesse partire a febbraio vorrebbe dire avere qui la merce dopo almeno 60gg., a meno che non ci sia budget abbastanza ricco per poter sopportare i costi di una spedizione tipo DHL: si vedrà.

A seguire Rosalie mi ha condotto a visitare, passo dopo passo, tutto ciò che è stato realizzato o è in corso di realizzazione: io e BnD abbiamo fatto quel che si è potuto, ma è poca cosa rispetto a ciò che sta facendo da tempo una coppia francese attraverso la loro “Association Sainte Veronique” France con sede a Nantes. Da come ricordavo, nel 2019 era appena stata terminata una costruzione per ospitare le donne ed era in fase avanzata la costruzione di una infermeria, ma ora vi è un'altro edificio in costruzione, sempre destinato alle donne, mentre quello per l'infermeria attualmente ospita gli uomini e la farmacia. Ci sono due serie di latrine, ognuna da 4 postazioni, due forage con chateau, una “grotta” inneggiante alla madonna della compassione, la sala polivalente, un piccolo edificio per cucinare e contenere scorte alimentari, un piccolo allevamento di polli, uno di conigli ed uno di maiali, nonché una vasta area coltivata dove c'è di tutto: il verde è molto ben tenuto ed è frammisto a fiori, un vero piacere per gli occhi di chi osserva, specialmente per chi ricorda come si presentava il terreno in precedenza. Tutto sembra in ordine, tutti danno il loro contributo, i bambini più piccoli donano gioia con i loro schiamazzi, quelli più grandi li ho visti sorridenti impegnati a lavare dei panni. Data l'ora in cui mi è stato possibile effettuare la visita e data l'alta temperatura, sia uomini che donne erano sdraiati a terra per la siesta: l'avrei fatta volentieri anch'io! Karim è sempre stato vicino a me continuando a manifestare apprezzamenti per il lavoro di questa Rosalie che ho avuto il privilegio di conoscere vedendola sin da subito come una Teresa di Calcutta ed ora, nell'angolo della sala polivalente che diventa chiesa all'occorrenza, ho notato varie immagini della madonna e anche una di Teresa.

Ho consegnato a Rosalie alcuni doni portati dall'Italia come un ferro da stiro a vapore ed un portatile Samsung dotato di batteria nuova, oltre al tessuto ricevuto in dono da Beatrice e che difficilmente avrei usato per me: così sarà qualche donna di qui a beneficiarne.

Prima di lasciare Rosalie ha messo nelle mani di Karim il quaderno dove i visitatori scrivono le loro considerazioni e dove anch'io avevo scritto le mie nel 2018. Karim ha scritto parole nobili: C'est toujours avec beaucoup d'émotions que je visite ce centre. Quand je pense que chaque jour beaucoup de personnes prennent grand plaisir à faire du mal et que toi , Soeur Rosalie, tu consacres chaque instant de ta VIE à soutenir des personnes que tout le monde fuit, je n'ai de mots pour toi que: courage, force et que Dieu continue de bènir. Felicitations à tous ceux qui accompagnent l'initiative.

Abbiamo sottoscritto tutti le sue parole senza aggiungere altro, che altro da aggiungere non c'era. Quindi è iniziato il viaggio di rientro durante il quale Yaris ha emesso subito rumori sinistri: probabilmente il tubo di scarico, già saldato più volte negli ultimi tempi, con le sollecitazioni delle piste deve aver ceduto. Per le mie orecchie erano come i rumori uditi in tante occasioni in passato, ad esempio come quando Il Nomade arrivò a Dahkla esausto dopo l'attraversamento del confine Mauro con un ospite Sahrawi a bordo che mi costò vari stop per controlli da parte della Gendarmeria tanto da rendermi difficile il proseguimento sino a destinazione. In questo caso invece abbiamo raggiunto casa senza troppi problemi continuando a parlare fra di noi sia di Rosalie che di ABASMEI, dei progressi ammirati durante la visita, di come mi/ci sarà possibile continuare a fornire un sostegno per aiutare in qualche modo la realizzazione dell'opera di questa Santa donna.



giovedì 29 dicembre 2022

Ritorno a casa: Burkina Faso - Ouagadougou - quartiere Cissin


 



L'ultima mia permanenza a Ouagadougou risale ai primi mesi del 2019; da allora sono capitate molte cose dai colori smorti.

Ultimamente però c'è stata una schiarita: ho avuto il via libera dall'equipe medica che mi segue per allontanarmi da qui sino alla metà di marzo.

Dopo rientrerò fra i paletti dello slalom rappresentato dai controlli sanitari, ma intanto ho colto l'invito del Presidente di Bambini nel Deserto per andare a "rivitalizzare" il Progetto Garage Italia al quale ho dedicato parecchio del mio tempo in passato.





 Proprio oggi il Consolato del Burkina Faso a Milano ha messo nella mia disponibilità il visto di entrata; il biglietto aereo già ce l'ho, il bagaglio è in fase avanzata di preparazione....sono pronto al decollo che avverrà da Malpensa fra pochi giorni con volo Royal Air Maroc.

Anche se l'orario di arrivo non è fra i più comodi, troverò comunque ad accogliermi all'aeroporto l'amica e collega Bruna.

Conosco il compito che mi attende e non sarà l'Harmattan a fermarmi: spero solo di avere ancora le energie necessarie per poterlo adempiere decorosamente, anche a quota 77 che raggiungerò fra meno di un mese.



mercoledì 3 novembre 2021

Ugo

Ora è ufficiale: Ugo, dopo avermi scelto, ha deciso di fare famiglia con me!






lunedì 1 novembre 2021

Tutto può succedere

Oggi è accaduto qualcosa di nuovo e assolutamente imprevisto qui all’Eremo di Gaetano.

Di gatti ne transitano molti e spesso: tutti tengono la giusta distanza, ma questo, presumibilmente di sei/sette mesi, miagolava in continuazione come se avesse bisogno di aiuto. 

Ho pensato avesse un problema e l'ho invitato a raggiungermi; solo dopo un pò ha deciso di effettuare delle manovre di avvicinamento sino ad affiancarmi e contestualmente iniziando a strusciarsi sulle mie gambe. 


Da quel momento ho percepito che stava emettendo le fusa a ruota continua.

Quando mi sono spostato dal luogo dell’incontro mi ha seguito come fosse un cagnolino. 

Non sapevo come comportarmi con questo viandante così ho interpellato un vicino veterinario: ho saputo da costui che si tratta di un maschio giovane e non ancora castrato, probabilmente disorientato per aver seguito l’istinto che lo ha portato a cercare l’altro sesso perdendosi abbastanza lontano da casa da non essere in grado di tornarci.


Mi è stato fornito del cibo per gatti che ho scodellato immediatamente suscitando entusiasmo nel mio ospite: era veramente affamato!

Niente, che dire? Ha ispezionato la mia casa decidendo che le va bene, perlomeno durante questa prima fase di emergenza. 




Ha poi assistito con curiosità al mio pranzo. 

Quindi si è accomodato sul divano appiccicato al mio corpo dal quale non ha fatto cenno di volersi staccare.

Successivamente si è appisolato.

Non so quale evoluzione ci sarà in questo rapporto, ma penso che dipenderà esclusivamente da lui, o forse da un proprietario che potrebbe attivarsi.

Intanto sarà meglio che mi inventi una lettiera recuperando sabbia da costruzione e domani si vedrà.

(Per la testa, ispirato al film di Troisi Ricominciamo da tre, lo penso con il nome di Ugo).


domenica 19 settembre 2021

Burkina Faso-Ouagadougou, quartiere Cissin: A.B.A.S.M.E.I. ritira l'ambulanza fatta arrivare da Bambini nel Deserto

 E' stata una storia veramente complessa questa dell'ambulanza: provo a sintetizzare.

Verso fine anno 2018 avvenne l'incontro casuale fra me e Rosalie Kanzyiomo nella "brousse" dove lei opera attraverso l'organizzazione A.B.A.S.M.E.I. della quale è stata la fondatrice e nella quale ricopre la carica di Presidente.


Ho pubblicato diversi post sull'argomento, l'ultimo dei quali il 20 aprile 2020: già allora si era in crisi pandemica, ma dopo si sono inserite altre cause di difficoltà ed impedimento a procedere.  

Verso ottobre dello scorso anno sembrava si potesse chiudere l'operazione, invece altre emergenze di natura varia hanno messo in stand-by l'intera vicenda.


A primavera inoltrata mi è arrivato un nuovo messaggio da parte del donatore del veicolo - Croce Bianca Milano sezione Magenta e delegazione Mesero - e quando meno me lo sarei aspettato è avvenuta un'improvvisa accelerazione che mi ha spinto a riattivare tutti i canali di comunicazione utili alla vicenda, a partire da quello con la ditta di spedizioni presso il Terminal del Porto di Genova.



Il 26 maggio l'ambulanza, radiata dal P.R.A., caricata su un camion, ha raggiunto il Terminal ed è stata parcheggiata nell'attesa dell'arrivo della nave Repubblica Argentina dell'armatore Grimaldi schedulato per il giorno 30.


Espletate tutte le pratiche necessarie l'ambulanza è stata caricata sulla nave che poi è partita il giorno 01.06 seguendo la propria rotta che prevedeva l'arrivo a Lomé in Togo (porto di sbarco) per il giorno 21.

Lo spedizioniere locale ha poi provveduto a prendere in carico il veicolo accertandosi che nulla mancasse della dotazione di bordo e ad effettuare tutte le pratiche necessarie per metterlo in condizioni di proseguire su strada sino ad Ouagadougou-Burkina Faso.


Il 05.07 l'ambulanza ha lasciato il porto e il 07.07 ha affrontato la Dogana fra Togo e Burkina Faso dove ha dovuto fermarsi per espletamento pratiche e per le mie difficoltà a far arrivare il denaro necessario utile per il pagamento delle stesse; poi ha raggiunto la sede di Bambini nel Deserto in data 15.07.


Da allora c'è stata la trafila per lo sdoganamento e l'immatricolazione in Burkina Faso quando oramai sul posto era iniziata la stagione delle piogge che crea parecchi fastidi alla viabilità e all'andamento della vita in generale.


Quando sembrava tutto definito, durante la visita tecnica presso la Motorizzazione è emerso che il numero di identificazione del telaio era arrugginito e illeggibile; in questi casi le autorità locali bloccano la pratica presumendo il veicolo come veicolo rubato e quindi destinato alla rottamazione: sic!


Ha giocato a favore il fatto che Bambini nel Deserto sia una organizzazione umanitaria riconosciuta dal Burkina Faso e che il ricevente è un'Organizzazione Umanitaria Burkinabé.

Tutto questo per arrivare a dire che solo ieri nel pomeriggio è stato possibile consegnare il prezioso oggetto a Rosalie Kanzyiomo da parte della collega Bruna - già in Burkina Faso dalla fine di agosto - persona che ha seguito la fase finale di questa complicata vicenda. 


Il donatore così si è espresso su FaceBook: Dopo un lunghissimo viaggio la nostra 136 oggi ha raggiunto la sua destinazione finale, l'associazione A.B.A.S.M.E.I. guidata da Soeur Rosalie. Lì finalmente potrà essere impiegata per l'assistenza medica e sociale dei malati. Siamo veramente felici e orgogliosi di essere riusciti a dare nuova vita alla nostra 136 questa volta in un contesto completamente diverso ma sempre al servizio di chi ha più bisogno.


Per tutti i partecipanti all'iniziativa è stata una nuova esperienza così come per me che ad un certo punto, viste tutte le difficoltà, stavo per prendere una incauta decisione: quella di portare personalmente il veicolo su strada da qui a là.

Tutto è bene ciò che finisce bene: ora spetta a Rosalie utilizzare al meglio l'ambulanza per i propri malati e quelli della "brousse" nella quale opera A.B.A.S.M.E.I.: un ringraziamento a tutti ed un grande incoraggiamento a Rosalie.


RAG RAG 0421 arrivo previsto a Genova domenica  30.05 che significa veicolo consegnato almeno giovedì entro la mattinata arrivo previsto a Genova domenica  30.05 che significa veicolo consegnato almeno giovedì entro la mattinata

martedì 9 marzo 2021

Ricorrenza Pandemia CV 2019 e sue varianti costanti continue successive



In questi giorni molti hanno voluto ricordare l'anno già trascorso dalle prime avvisaglie mortali della pandemia mondiale, ma limitandosi a quanto accaduto lungo la penisola.

Mi sono fatto le mie idee, aiutato da buone letture scientifiche su Homo Sapiens più che sulle caratteristiche di questo virus: mi serviva capire il quadro di insieme, non tanto la forma e le capacità di colonizzare che più o meno qualsiasi virus reca in se.


Così il coronavirus è venuto a sovrapporsi alle personali problematiche di salute, queste si accertate e in corso d'opera da prima del suo arrivo.


Vivere all'Eremo di Gaetano da semi-eremita mi agevola e non cambia più di tanto la qualità della mia vita, anzi, un certo distaccamento dal mondo in me era già in corso anche senza prendere alla lettera la filosofia dell'asceta itinerante indo/nepalese Siddhārtha Gautama, chiamato poi Buddha.


Ho letto l'articolo che qui sotto ho riportato in link e ho deciso di memorizzarlo, più che altro come un fatto storico/culturale, come una pietra che spesso si trova lungo la strada per segnalare qualcosa ai posteri.

https://www.huffingtonpost.it/entry/covid-giuseppe-culicchia-lanno-in-cui-luomo-scopri-di-non-essere-dio_it_6045fd64c5b660a0f38a035d?utm_hp_ref=it-homepage




mercoledì 27 gennaio 2021

Giornata dedicata alla memoria, ma non solo della Shoah: per tutti i genocidi, le pulizie etniche, i massacri dei quali Homo Sapiens è stato protagonista.

Gennaio, poi Febbraio....casualmente questo è il periodo dedicato sia al più noto Giorno della Memoria = Shoah che alla meno nota ricorrenza del Genocidio dei Nativi Americani coincidente con la strage effettuata su donne, bambini e vecchi inermi della tribù dei Sioux a Wounded Knee.






Cosa c'è in comune in queste “umane” vicende? Ad ogni lettore spetta se manifestare o meno la propria volontà per approfondire.














I Nativi Americani hanno subito per cinque secoli l'ingiustizia che ha portato all'eliminazione di oltre 100 milione di persone.


Nel Nord America le soppressioni sono risultate numericamente minori perché l'area presentava una minore densità di insediamenti.


Per i Semiti è iniziata molto prima, ma ha avuto una spinta notevole da quando i Re Cattolici di Spagna, oltre ad innescare l'etnocidio nell'America del Sud, dopo aver espulso i Musulmani da Granada, indussero gli Ebrei a disperdersi ovunque nel mondo.


I Re Cattolici agirono fuori dalla Spagna principalmente attraverso guerre di conquista e conversione alla loro religione.



 
I migranti/colonizzatori europei che arrivarono nel Nord America partirono inizialmente dal Regno Unito d'Inghilterra e dalla Germania e professavano varie fedi religiose quali l'anglicanesimo ed il protestantesimo.



I migranti europei ed i loro discendenti agirono contro i Nativi principalmente attraverso la stipula di trattati mai rispettati, l'inganno, la loro denigrazione, l'occultamento delle azioni di sterminio, l'umiliazione, il contagio da malattie.



I paesi che principalmente ebbero vantaggio da ciò che avveniva oltre l'oceano atlantico furono il Regno Unito d'Inghilterra, la Spagna, il Portogallo, la Francia, i Paesi Bassi; le casse di questi stati si riempirono arricchendo i regnanti e qualche fascia delle loro genti, tanto per cominciare a creare e/o consolidare una forbice fra il popolo e le èlites al comando.

Si dice che è doveroso conoscere la storia affinché non debbano ripetersi avvenimenti come questi; ma c'è anche chi la storia la studia proprio per innovare situazioni del passato.

Solo per evidenziare casi di grande rilevanza, un elenco approssimativo non può evitare di vedere citati i Windsor, attraverso vari Primi Ministri succedutisi nel tempo – per ultimo Churchill – per quanto accaduto in Irlanda, in India e nel Sud Est Asia, Ataturk in Armenia, Hitler in Europa, i Savoia, attraverso vari Presidenti del Consiglio – per ultimo Mussolini - in Africa e con le leggi razziali, Stalin in Russia, MaoTse Tung in Cina, Shōwa Hiroito in Asia, de Klerk in South Africa, Pol Pot in Cambodia, Karadžić in Serbia....anche oggi, in qualche parte nel mondo, come nel Tigrè in Etiopia, è in atto qualcosa di simile, spesso con la connivenza di Nazioni che sul proprio territorio operano “democraticamente”: Informarsi per Conoscere i fatti, poi Decidere come orientarsi, “ciascuno a suo modo” (ho citato appositamente una commedia di Luigi Pirandello).















Non è una questione fra Buonismo e Negazionismo: la crudeltà dell'Homo Sapiens è documentata da scienziati come antropologi, archeologi e storici.



















Chi non avesse ancora letto Armi,acciaio e malattie di Diamond Jared o Sapiens. Da animali a Dei: storia dell'umanità di Yuval Noah Harari potrebbe farlo ora.